L'arcipelago indonesiano è pieno di meraviglie naturali e di un ricco patrimonio culturale. Questa diversità si riflette ovviamente nelle sue preparazioni culinarie, ricche di aromi e sapori.

Situato nel 6^ème arrondissement, a due passi dai Giardini del Lussemburgo e dal Boulevard Saint-Michel, Indonesiaia è il primo ristorante indonesiano di Parigi. È stato creato nel 1982 da 4 francesi e 4 indonesiani. Ha l'originalità di essere organizzato come SCOP e quindi di appartenere a tutti i dipendenti : tutti hanno un ruolo nella sua gestione e ne condividono gli utili.

Sono arrivata quando il servizio era già cominciato e ho visto l'accoglienza sorridente di Anita, la sua naturale gentilezza. Entrando nel ristorante, ho subito annusato, nonostante la mascherina, profumi deliziosi come un invito al viaggio.

Iciaya.fr: Come si dice "benvenuto" in indonesiano?

Anita : Salamat Datang

Iciaya.fr : Mi racconti la tua storia e quella del ristorante Indonesia?

Anita : Vengo da Sumatra in Indonesia. Ho seguito mio padre in Francia quando avevo 16 anni. Ho visto che ha trovato questo ristorante con i suoi amici. È stato il primo ristorante indonesiano a Parigi. All'epoca, lo scopo del ristorante era creare occupazione per gli indonesiani, in particolare i rifugiati politici. La generazione di mio padre era già piuttosto anziana ei loro titoli (professore universitario, giornalista, medico, scrittori) non erano riconosciuti in Francia. Siamo stati sostenuti da diverse associazioni, come il Comitato Cattolico contro la Fame e per lo Sviluppo (CCFD-Terre) e anche da politici. È un ristorante cooperativo. Da parte mia, ho lavorato altrove e da quando mio padre è morto nel 2007, ho preso il testimone.

Iciaya.fr: Perché hai scelto questo quartiere?

Anita :  Mio padre ei suoi amici hanno faticato a trovare un posto, hanno cercato in tutta Parigi. Questo ristorante è ben posizionato, è vicino ai Giardini di Lussemburgo, al teatro Odéon, al Quartiere Latino e inoltre c'è il Senato proprio accanto. Non volevano che il ristorante fosse in una strada turistica.

Iciaya.fr: Puoi parlarmi del tuo ristorante e della sua cucina?

Anita :  La politica del ristorante è sempre stata quella di offrire un'autentica cucina tradizionale. La cucina indonesiana è molto ricca, l'Indonesia infatti conta quasi 17.000 isole. Per anni abbiamo selezionato i migliori piatti per i nostri clienti francesi. Finora, oltre l'80% della clientela è francese. Il nostro obiettivo e il nostro piacere è far scoprire ai francesi la nostra storia e la nostra cultura attraverso la nostra cucina, il suo gusto e le spezie che usiamo. Per una decina d'anni ho valutato quali piatti piacessero di più ai francesi e questi sono quelli che mettiamo nel nostro menu. Anche adesso, le preferenze dei clienti sono un criterio per selezionare le nostre specialità del giorno.

Iciaya.fr : Quels plats conseillerez-vous à quelqu’un qui n’a jamais goûté la cuisine indonésienne ?

Anita : Si la personne aime bien les plats pimentés, je peux lui conseiller Rendang Padang, un mijoté de bœuf à la crème de coco, au galanga, citronnelle et curcuma, légèrement relevé. C’est un plat inscrit au patrimoine culturel de l’Unesco. Si la personne n’aime pas la cuisine trop pimentée, je peux lui proposer Ayam Goreng, du poulet pané à la façon javanaise. Le plat le plus populaire en Indonésie est le Nasi Goreng, du riz frit avec un œuf. Le Rendang Padang (cité plus haut) et le Sate Ayam, les brochettes de poulet à la sauce cacahuètes, sont aussi des plats très appréciés des Français.

Iciaya.fr: Hai un aneddoto da raccontarmi?

Anita : Ricordo che negli anni '80 il cameriere, il signor Umar, era anziano. All'epoca i francesi non conoscevano lo zenzero, la citronella e la galanga (la galanga è una pianta originaria dell'Asia tropicale della varietà Alpinia officinarum, il cui rizoma viene utilizzato, fresco o essiccato, intero o in polvere, come spezia o condimento) , era abbastanza strano per loro. Nei piatti che cuciniamo, schiacciamo velocemente alcune spezie. Un cliente si è imbattuto in un pezzo di galanga e ha chiesto cosa fosse. Il cameriere, il signor Umar, risponde che si chiama galanga e che fa molto bene alla salute. Il cliente gli dice che non va bene mangiare la radice. Allora il signor Umar gli ha detto: "vedi, io ho più di 70 anni (lui aveva sulla sessantina), e non sembra, perché mangio galanga". Questo argomento è stato molto efficace con il cliente francese che ha trovato subito il pezzo di galanga molto migliore!

Iciaya.fr: Qual è il valore aggiunto del tuo ristorante, cosa lo rende diverso?

Anita : Innanzitutto è un ristorante a conduzione molto familiare e i clienti vengono a trovare ospitalità e atmosfera. Poi c'è la cucina ovviamente. Va benissimo, facciamo tutto in casa, fatto con prodotti freschi, è anche quello che fa la differenza. Non usiamo bustine, facciamo tutte le salse da soli. I clienti vengono per allontanarsi dal caos della vita cittadina e per rilassarsi.

Anche lo spirito cooperativo gioca un ruolo importante. I dipendenti sanno che non stanno lavorando per me ma per se stessi e questo è molto importante. C'è fiducia e voglia di fare bene. La nostra filosofia è considerare i clienti come noi stessi. Vogliamo davvero renderli felici.

Iciaya.fr: Cosa fate in questo momento per continuare la vostra attività?

Anita : Siamo aperti per il servizio pranzo, take away o delivery (a Parigi). Facciamo noi la consegna e questo richiede un po' di organizzazione, quindi per la consegna bisognerebbe ordinare il giorno prima.

Iciaya.fr : Qualche parola per i vostri clienti

Anita : Li ringrazio molto per la loro lealtà, per il loro supporto durante tutti questi anni. È grazie a loro che il ristorante esiste da quasi 40 anni.

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